lunedì 8 giugno 2015

RISTORANTE ALTERNATIVO

PIATTO DAVVERO INSOLITO
 
Oggi vi mostro le foto di una serata tra amici in un ristorante davvero insolito.
 
Il piatto che abbiamo ordinato occupava tutto il tavolo e devo dire che è stato molto impegnativo, infatti era troppo e non siamo riusciti a finire tutto.
 






GITA IN BICI

DOMENICA ALL'APERTO
 
Oggi la giornata è veramente ventosa e soleggiata.
Una vera giornata primaverile.
Le rose "Adelaide" del mio giardino sono sbocciate anche quest'anno rigogliose e non potevo mancare di fotografarle.
 









 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nella stessa giornata la passeggiata in bicicletta ci ha portati a soffermarci su una vecchia villa che è nei pressi di casa nostra ed è abbandonata.
 
Si tratta della ex Villa Sgaravatti (Dell'Orologio-Dondi)
 
Ho fatto alcuni scatti della villa ma volevo saperne di più e così ho fatto una piccola ricerca su internet che mi ha portato a scoprire dei fotografi che, amanti delle case abbandonate, un giorno hanno fatto un giro nei pressi e l'hanno ritratta in ogni particolare di quel che resta.
Vi allego l'indirizzo per potervi collegare al loro sito:
 
Inoltre a loro volta hanno fatto delle ricerche e hanno scoperto che è stata fatta una tesi di architettura scritta nel 1997-98 da Roberta Patt, con Elsabetta Taramelli Calore e Cosetta Tosetto, custodita presso l’Archivio di Stato di Padova.
 
Ora non scrivo il sunto della tesi perché si può leggere all'indirizzo di cui sopra ma vi invito ad andare per poter ammirare le foto che sono state scattate che sono davvero suggestive e di cui ora vi do un piccolo assaggio
 
 
 
 
 
 
 



CIAO A TUTTI


LA CARTAPESTA

PAPIER MACHE
 
Ed ecco a voi la Cartapesta (o papier mache). Quella tecnica tanto usata con i bambini ma che piace anche agli adulti. Si creano delle vere e proprie opere d'arte.
 
Basta digitare le parole magiche sul web per vedere quante sono le tecniche per crearla e quanti sono i metodi per utilizzarla.
 
Da un po' di tempo sto studiando tutto ciò e proprio in questi giorni ho deciso di provarci.
 
Devo dire che la soddisfazione trovata nel riciclo della carta è stata molta, ma più grande è stata la gioia nel risultato finale.
 
E' l'arte famosa e antica del leccese e del napoletano dove costruiscono burattini e personaggi del presepe fin dal cinquecento. E' la tradizione veneziana delle maschere storiche e della Commedia dell'Arte.  Si ha conoscenza di altari e statue nelle chiese di tutto il mondo fatti di cartapesta e addirittura in Germania pare venisse usata per fare i pavimenti mentre in Inghilterra facevano le decorazioni dei soffitti al posto dello stucco.
 
E' un materiale che una volta asciutto è resistentissimo e molto leggero.
 
Posso però affermare che per lavorare con questa tecnica non bisogna avere fretta. I tempi sono lunghi. C'è il momento della preparazione della carta, c'è quello dell'utilizzo, il momento dell'asciugatura e quello della finitura.
 
Ci vuole molta pazienza ma è un lavoro che proprio per questa lentezza permette di studiare il soggetto ed elaborarlo a proprio piacere.
 
Mi rilassa moltissimo.
 
Ho  iniziato col rifare i fogli di carta che utilizzerò in seguito.
 


Poi sono passata a creare un personaggio che non avevo proprio in testa ma che a mano a mano prendeva forma e si concretizzava
 

Questo è lo scheletro.
 



Poi l'ho vestita e la parte del busto l'ho creata con la carta pesta fatta con i contenitori delle uova messi a macerare per più tempo mentre la gonna l'ho fatta con la tecnica delle strisce di giornale attaccate a strati con la colla
 
e questo è il risultato finale
 

Devo ammettere che la parte più complicata è stata dipingere il volto però come primo elaborato non posso lamentarmi.