PAPIER MACHE
Ed ecco a voi la Cartapesta (o papier mache). Quella tecnica tanto usata con i bambini ma che piace anche agli adulti. Si creano delle vere e proprie opere d'arte.
Basta digitare le parole magiche sul web per vedere quante sono le tecniche per crearla e quanti sono i metodi per utilizzarla.
Da un po' di tempo sto studiando tutto ciò e proprio in questi giorni ho deciso di provarci.
Devo dire che la soddisfazione trovata nel riciclo della carta è stata molta, ma più grande è stata la gioia nel risultato finale.
E' l'arte famosa e antica del leccese e del napoletano dove costruiscono burattini e personaggi del presepe fin dal cinquecento. E' la tradizione veneziana delle maschere storiche e della Commedia dell'Arte. Si ha conoscenza di altari e statue nelle chiese di tutto il mondo fatti di cartapesta e addirittura in Germania pare venisse usata per fare i pavimenti mentre in Inghilterra facevano le decorazioni dei soffitti al posto dello stucco.
E' un materiale che una volta asciutto è resistentissimo e molto leggero.
Posso però affermare che per lavorare con questa tecnica non bisogna avere fretta. I tempi sono lunghi. C'è il momento della preparazione della carta, c'è quello dell'utilizzo, il momento dell'asciugatura e quello della finitura.
Ci vuole molta pazienza ma è un lavoro che proprio per questa lentezza permette di studiare il soggetto ed elaborarlo a proprio piacere.
Mi rilassa moltissimo.
Ho iniziato col rifare i fogli di carta che utilizzerò in seguito.
Poi sono passata a creare un personaggio che non avevo proprio in testa ma che a mano a mano prendeva forma e si concretizzava
Questo è lo scheletro.
Poi l'ho vestita e la parte del busto l'ho creata con la carta pesta fatta con i contenitori delle uova messi a macerare per più tempo mentre la gonna l'ho fatta con la tecnica delle strisce di giornale attaccate a strati con la colla
e questo è il risultato finale
Devo ammettere che la parte più complicata è stata dipingere il volto però come primo elaborato non posso lamentarmi.